giovedì 2 agosto 2012

CICLOMERCATO: PATRIZI E PLEBEI...


Carissimi lettori ciclomuniti e non, vi sia di conforto sapere che la campagna acquisti del 5Miglia Drink Team è in continua evoluzione. Abbiamo avuto momenti nefasti negli anni passati. Ma il brillante colpo d’occhio che avemmo nel 2011 prendendo tra le nostre invidiatissime fila “il Dottore”, ci ha galvanizzato. I suoi risultati recenti tra varie gran fondo per non parlare della stupenda impresa della Nove Colli, hanno convinto le nostre ottuse menti di biker total off road, a prendere in considerazione la categoria dei mangiatori di asfalto. Non tanto per avere un organico eterogeneo, quanto più per convertire questa specie che trascorre ore eterne ad allenarsi sull’asfalto umbro esclusivamente per il gusto di lamentarsi poi di quanto sia tenuto male. Prendi una mtb e falla finita dico io!
E visto che le sfide ardue sono il nostro pane quotidiano, dopo essere riusciti a far star zitto Canfarone tre sabati fa in salita con 40gradi, ormai non temiamo più niente e nessuno.


Il Principe Luca Valentini, signore di Sansepolcro, antico reggente di una casata di visconti di Anghiari, si narra nacque sotto una foglia di cavolo trentadue anni fa. La vicenda narra che oltre alla miracolosa nascita, il giorno fu particolarmente significativo tanto da venir sempre menzionato su Frate Indovino come giorno migliore per piantare i cavoli, visto che devono venir su davvero grandi per coprire uno che porta il 46 di piede! Non abbiamo informazioni riguardanti il periodo intercorso tra la nascita e l’odierna figura principesca, ma sappiamo per certo che come quando era in fasce, alla stessa maniera oggi giorno, possiamo tranquillamente definirlo “diversamente pettinabile”.
Il Principe Valentini, fiero biturgense d’adozione, ha da sempre sofferto di manie di protagonismo e grandezza, la cui origine è da riferirsi al bruttissimo indirizzo che porta su ogni documento di riconoscimento e simili: egli vive in Via della Cappellina. LA qual cosa in adolescenza deve avergli procurato innumerevoli traumi, tanto che poi, ogni atto da lui compiuto assume entità ragguardevoli. Ad esempio, se voi fate un’uscita in bici di 60km, lui sicuramente finirà per farne una di 140, con un minimo di 2500mt di dislivello. Se voi gonfiate a 7 atmosfere…lui gonfierà a 11…tanto poi scoprirà che il tubolare è bucato e chiamerà mammina per farsi portare la ruota buona.
Il Piccolo Principe è un ciclista di nuova generazione, con tutti i difetti del caso: IPhone incarnito in ogni momento, con cuffiette bianche incarnite, con Garmin Touch Screen (che a volte poggia malauguratamente sul tetto dell’auto mentre va in autostrada a 140), a fine allenamento non perde un attimo e subito scarica la traccia su Facebook mentre le sue ancelle lo detergono e lo ungono con oli essenziali.
Il Principe, dall’alto della propria nobiltà, non si sporca le mani e ogni volta che il proprio cavallo a due ruote necessità di un aggiustamento, il buon Bagigi, addetto alle scuderie biturgensi, si preoccupa di rimettere le cose in sesto. Ultimamente bisogna ammettere che nell’arte di arrangiarsi sta migliorando. Ieri ha riavvitato una valvola da solo e spruzzato il wd40 al cambio senza interpellare nessuno.
Il principe ama l'asfalto, a volte l'asfalto non ama lui!
Il Principe, fiero e gaio, veste di fiori e margherite, di mille colori, ed ha una grande stima di se stesso, tanto che sulla propria armatura compagna di infinite fatiche, porta scritto il suo nome e il suo numero di cellulare, proprio là, il luogo che ogni comune mortale dovrebbe baciare ad un nobil signore. Il Valentini porta le proprie generalità scritte sulle terga, ed ogni buon membro del Campero può vantarsi di avere il cellulare del Principe sulle proprie chiappe. Inizia a consolidarsi il detto “Mi stai sul culo come il Valentini”.
Se voi sudate, puzzate, vi tirate il collo sopra una Bianchi, una Pinarello, o quel catorcio che volete, beh, sappiate che nostra Signoria cavalca una Prestigio. E cos altro? Inoltre in gruppo potrete facilmente distinguerlo nel suo singolare modo di passare dal 36 al 53, nella sua gestualità flessuosa col mignolo alzato, alla stessa maniera con cui sorseggia il tè delle cinque. Sempre con mignolo alzato egli svuota la propria narice dal muco mentre è in corsa e spesso con medio alzato io lo saluto quando mi fa scatti da matto e lo rivedo dopo un’ora di ascesa.
Capirete fedeli seguaci che è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago che il principe Valentini diventi a tutti gli effetti un membro degno del 5MDT. La prima a gettare il guanto di sfida sono stata io: ammetto che in periodo primaverile l’ho visto impallidire davanti a qualche “pescolla” come si dice dalle nostre parti. Se voi fate la doccia a fine girata, il principe in mtb la farebbe ogni tre chilometri. Ogni schizzo di fango sembra uno strappo al suo nobile orgoglio. Per non parlare poi della maniera meschina con cui lo deridono i suoi nobili colleghi. Ma con la costanza si sono fatti passi da gigante, fino a portarlo a fare il bagno dentro torrenti ricchi di acque non troppo cristalline. L’apoteosi è stata portarlo in griglia ad un cross country: in quel momento ci si è resi conto di aver fatto il passo più lungo della gamba. Il rigetto è stato immediato e palese: da allora ha appeso le ruote grasse al chiodo per dedicarsi anima e corpo al suo nobile destriero.
La trattativa per ora è sospesa, dobbiamo valutare se l’atleta sia abbastanza forte da un punto di vista psicologico, altrimenti questo inverno non sarà semplice riportarlo a casa inzuppatto, puzzolente e sporco, infangato, innevato e incazzato. In verità, una prova del nove ci sarebbe, se dovesse superare quella, l’ingaggio non avrebbe motivi di essere messo in discussione. Quando il Principe Lord Valentini farà questa cosa (cliccate se avete coraggio), allora sapremo che davanti abbiamo un membro a tutti gli effetti della nostra setta! Ma temo quello sopra indicato sia troppo, per i miracoli ci stiamo attrezzando!