lunedì 28 marzo 2011

BIKELAND C'E'

Come ogni anno il team Bikeland impegnato nel fuoristrada riparte con dei grandi numeri dal primo vero appuntamento di stagione: la GRAN FONDO ANTICA CARSULAE.
Dodici le volpi tifernati schierate ai nastri di partenza, i soliti noti, e agguerriti come sempre. Tra tutti spicca un redivivo Mauro Vigna, che con coraggio affronta il primo impegno agonistico dopo il lungo stop causato dalla frattura della clavicola. Durissimo per lui percorrere 42km con un fondo sconnesso come sappiamo essere quello di San Gemini, eppure non si è dato per vinto ed è giunto al traguardo fiero di aver ormai varcato il Rubicone. Dopo due anni, Romina bissa il successo che come nel 2008, le permette di indossare subito la maglia di leader. Protagonista di una gara conquistata in salita, dove cercava ripetutamente di stancare l'avversaria che nei tratti più tecnici tornava ad insidiarla. L'erta finale è stata positivamente decisiva. Brillante come di consueto la prestazione di Giacomo Mancini che conquista un terzo posto di categoria dietro a due alieni come Balducci e Folcarelli. Non tradisce il capitano Donati, suo il quinto piazzamento di categoria, che sta ancora prendendo le misure con la sua nuova 29". Le classifiche si trovano al seguente link http://www.sdam.it



LA GARA

Nel percorso lungo, a dominare da subito la scena, i due superfavoriti Massimo Folcarelli, vincitore delle precedenti due edizioni della Granfondo, e Mirco Balducci, autentico protagonista di questo avvio di stagione (tre successi nelle prime tre prove del circuito Umbria Marathon MTB); ad inseguire a pochi secondi di distanza Giovanni Gatti e Renzo Vestri.

A fare la differenza è l’ultimo strappo in salita: primo posto con arrivo in solitaria per Mirco Balducci (Team Galluzzi Acqua & Sapone), secondo Massimo Folcarelli (Drake Team Cisterna), terzo Giovanni Gatti (Il Biciclo Team New Limits).

LE IMPRESSIONI DEI PROTAGONISTI

Mirco Balducci (Team Galluzzi Acqua & Sapone), trionfatore nel percorso lungo, ha espresso al traguardo tutta la sua soddisfazione: «Questa prima parte di stagione è davvero esaltante, sto attraversando un ottimo stato di forma e le vittorie per me sono già sette, di cui quattro in Umbria. Non conoscevo questo percorso, ma è stata davvero una bella sorpresa: sicuramente una delle Granfondo più belle dell’Italia centrale».

E MAGLIE ARANCIO DELL’UMBRIA CHALLENGE MTB 2011

Questi i leader delle classifiche di categoria dopo la prima delle sette prove in programma:


DONNE Romina Perugini Team Bikeland 2003

GIOVANI Tommaso Masciotti Pedale Spellano

JUNIOR Carlo Proietti MTB Club Spoleto

ELITE/UNDER 23 Giovanni Gatti Il Biciclo Team New Limits

ELITE SPORT Matteo Colaiacovo Cicli Sport Mania Aquile Azzurre

MASTER 1 Mirco Balducci Team Galluzzi Acqua & Sapone

MASTER 2 Massimo Folcarelli Drake Team Cisterna

MASTER 3 Renzo Vestri Team Galluzzi Acqua & Sapone

MASTER 4 Ernelio Massarucci Bicimania La Base Terni

MASTER 5 Giuseppe Zamparini Ciclimontanini.it

MASTER 6 Gianni Battistelli Centro Bici Team Terni







TREK DAY

SABATO 2 e DOMENICA 3 APRILE
TREK e BIKELAND
si impegneranno nel DEMO TOUR
Due giorni, per una full immersion nel mondo dei prodotti TREK.
Presso Fontecchio potrai provare le nuove nate della prestigiosa casa americana, ghiotta occasione tra l'altro per assaporare finalmente la sensazione di pedalare su una 29".
NON MANCARE!!!

venerdì 25 marzo 2011

RIFLESSIONI




Fedelissimi lettori, dopo una discreta assenza dal web data da una concomitanza di eventi quali interruzione della linea adsl e quattro giorni trascorsi in Provenza si torna finalmente a pedalare al sole. In Costa Azzurra per visita parenti ho portato con me il biciclo, ma noi figli di boschi e carrareccie siamo come animali in gabbia relegati in mezzo al traffico cittadino. Non è cosa semplice allenarsi su un asfalto a quattro corsie con suv e compagnia cantante che ti fanno pelo e contropelo. Ma il regalo più bello è tornare a casa e scoprire che la primavera sta arrivando per davvero. Arriva ogni anno, eppure ogni volta ti lascia senza fiato e regala una nuova linfa vitale carica di voglie: tornare alle gare, allenarsi con l'idea di non voler più tornare fino a buio, ridere con gli amici e sfottersi dentro ad un bosco che riprende colore. Succede ogni anno, e per chi come noi vive la meteorologia molto più intensamente degli anziani che vanno al mercato e attaccano bottone solo con la scusante del piove o non piove, ogni volta è una rivoluzione meravigliosa e mistica. E' una sensazione atavica il tornare a sudare e godere di una mutazione repentina che ci dà la misura di quanto sia viva e vitale la realtà che ci accerchia.


Mi pervade una confusione, simile a quella confusione che sperimentiamo quando siamo tra sonno e veglia e ci par di cadere. Dicono che quella paura ricorrente di cadere sia un retaggio antico appartenente alla memoria ancestrale che i nostri antenati arboricoli avevano di cadere dalle grandi altezze. E gli uomini provengono da quelli che riuscirono ad afferrarsi ad un ramo prima di schiantarsi a terra, gli altri discesero, questo sì, ma non lasciarono discendenza. Noi, invece che ad un ramo ci afferriamo ad una bicicletta che ci restituisce l'immagine nitida di quello che siamo quando veniamo denudati della nostra modernità e il riflesso che scrutiamo a volte ci appaga e altre ci spaventa. Un giorno ci sentiamo forti e il giorno dopo vorremmo molto di più. E' umano sentirsi smarriti, ma il ciclista è essere sovrumano e di questa dimensione di solitudine si nutre perchè conosce se stesso meglio di chiunque altro e può fare affidamento solamente sulla macchina perfetta che lo porta: il suo corpo e il proprio spirito. La bicicletta è altra faccenda: il carbonio si cretta e le catene si smagliano. Questo è argomento meno filosofico sul quale preferisco soprassedere e consiglio eventualmente di rivolgersi ad un tizio ricciolino, che abita in via Mearelli, in villetta a schiera. Bussate alla porta del garage dalle 18.30 in poi: mio fratello ringrazia!

lunedì 14 marzo 2011

GOCCE DI PIOGGIA SU DI NOI



L'ammiraglia del team Bikeland come potete notare necessita ancora di un buon meccanico!


E si riparte di corsa con la nuova stagione tra rovi e sterpi, non a caso in quattro giorni di sole con pantaloncino corto ho già ridotto le gambe ad un colabrodo e ormai da cinque anni l'idea di fare l'indossatrice di minigonne se n'è andata in fumo. Come in fumo stava per andarsene ieri la voglia di correre: appena arrivati a Collicello ha iniziato a piovere.

Il portatile della salvina ha subito una rimozione forzata dell'hardware, ma lei ha provveduto con dispositivo esterno! Il guanto punk invece è nelle mani di Carmela!


E di certo le patate al forno che mi aspettavano a casa, Paolo e Carlo che momenti avevav già rimesso la chiave nel quadro del Mercedes per fare dietro front, non mi invogliavano tanto sul di più. Ma basta un attimo, un niente e tutto assume dei profili differenti: vedere mauro al mio fianco, impossibilitato a correr a causa della clavicola ancora balorda, accompagnarmi come si fa coi bambini che vanno la domenica alla partita, mi ha donato lo stimolo necessario per dare il 200% e accantonare i timori di quando si ritorna in griglia dopo un bel periodo di stop. E subito si capisce cosa si è messo in cantiere durante l'inverno. E devo ammettere d'esser soddisfatta: i mattoni ci son tutti, le basi son buone.

Se le classifiche poi sono macchiate con chiazze d'olio e grasso non date la colpa alle salsicce!



Le lunghe uscite in mtb col mio amico becchino, capace di colorare questo sport solitario con un tono scanzonato e divertente come succede durante i primi approcci da neofita, è medicina santa per non sclerotizzarsi in meccanismi relegati a numeri scritti su un cardio, a cronometri e seghe mentali varie. Certo anche l'agonia invernale con mani e piedi gelati ridimensionano la fatica di una gara dove il tuo impegno ha uno scopo ben tangibile. Ma soprattutto per MAuro, che vorrebbe poter correre con ogni cellula e muscolo del proprio corpo, ma impossibilitato a farlo dalle mille raccomandazioni nostre, dalle minacce dei dottori e dal timore di dover spiegare alla madre un nuovo infortunio.
Tiro fuori la bici dalla nostra fidata bmw, cimelio della casa tedesca che dal prossimo anno probabilmente sarà esentata dal pagamento del bollo. Ancora lo sportello del passeggero è fuori uso, e mi tocca di entrare a gattoni con Mauro dietro che tiene l'ormone a bada. Faccio un giro di prova: il percorso è bellissimo e alquanto tecnico. La pioggia non mi aiuta tra quelle radici viscide e le rocce ricoperte di muschio. Le avversarie le conosco ed ho imparato a temerle tutte alla prima gara perchè non sai mai come abbiano passato l'inverno. Lo scorso anno la cassa integrazione sfornò degli atleti non indifferenti. La giovane elite di grotte di castro so che mi farà morire, come ogni volta che la trovo in gara. E così è: primi due giri in testa, la stacco in salita, ma appena iniziano i tratti tecnici mi si rifà sotto. Al terzo giro mi riprende in tempo per farsi davanti tutti i single track e posso solo ammettere che ha classe da vendere. E' sempre un onore stringerle la mano al termine della gara. Il bello dei cross country è che poi puoi star lì a rompere le scatole ai giudici e mauro in questo è un mentore. Anche assistere alle sfuriate di SuperMassimo che dopo il traguardo avrebbe accarezzato con le proprie nocche, i denti di un avversario che in gara gli ha dato dell'handicappato.

Giuria senza profilattico! E poi lo chiamano sport sicuro per tutte le età!?


Vale la pena assistere al solito sfottò tra Mauro e Chieruzzi: quest'ultimo ha subito una bella sverniciata dalla sottoscritta, ma la colpa è di Mauro, lui è il mandante, io ho solo eseguito gli ordini. Ancor più gustoso il momento della premiazione quando il nostro speaker cede la parola a Sandro, magistrale organizzatore della gara.



Carlo dovrebbe sapere due cose: la moglie gli ci farà la giunta e riavere un pantaloncino sarà cosa dura! Vai di rinaccino!

Il problema è che il delizioso vino rosso messo in tavola deve esser finito nel bicchiere di Chieruzzi che sembra aver la bocca leggermente felpata e scandire le sillabe risulta impresa decisamente ardua! Alla prossima puntata! E per inciso, le mie ruote PRD continuano a cantare e molti colleghi buttano l'occhio! Se ne desiderate un paio non esitate a contattarmi!


Ogni commento è superfluo!

lunedì 7 marzo 2011

IN VENDITA

VENDO CASA SU DUE LIVELLI
in TRESTINA via etruria 33, Città di Castello

  • Climatizzazione: No
  • Bagni: 3
  • Stato: Abitabile
  • Piano: Su più livelli
  • Balcone\Terrazzo: Balcone
  • Box\Posto auto: Box
  • Cucina: Abitabile
  • Riscaldamento: Autonomo
  • Arredamento: Semi-arredato
  • Pubblicato: 05 Marzo
  • Venditore: Privato

La proprietà si trova a 50 metri dalla piazza centrale del paese. L'abitazione è su tre livelli, la porzione in vendita riguarda il piano terra ed il piano primo. Il piano terra (70mq calpestabili) è costituito da 5 locali, bagno completo di doccia e piccolo bagno di servizio. Il piano primo è costituito da 5 locali (70mq calpestabili), bagno con vasca e balcone che percorre tutta la facciata della casa. L'accesso indipendente alla proprietà è possibile tramite cancello pedonale sulla facciata e laterale. Dai due cancelli si accede all'ampio cortile che gira attorno a due interi lati della casa (circa 160mq), il tutto percorribile in auto. La casa è ombreggiata da due grandi tigli ed un castagno. Sul retro dell'abitazione si ha accesso ad un locale coperto adibito a posto auto (20mq), una cantina (15mq) con camino a legna e locale caldaia, un ampio garage (24mq), il pozzo privato. Un cancello porta al grande orto (oltre 300mq), trasformabile in giardino. La costruzione dell'abitazione risale al 1926, è immediatamente abitabile, il tetto e le grondaie sono state completamente rifatte nel 2009. I due piani sono riscaldati tramite impianto autonomo alimentato a metano.


Invia Email oppure telefona al: 3395906601

GIACOMO MANCINI IN GRANDE SPOLVERO!!!

2ª PROVA UMBRIA MARATHON MTB 2011

Straordinario successo per l’undicesima edizione della Francigena Bike, che si è tenuta domenica 6 marzo ad Acquapendente (VT).

Con oltre 400 bikers al via, quasi il triplo rispetto allo scorso anno, la Franciena Bike ha ampiamente ripagato gli sforzi del Team Eurobici Orvieto-Acquapendente, società organizzatrice dell’evento, che ha aggiunto così un’altra grande soddisfazione a quella già ottenuta due settimane prima in occasione della Orvieto Wine Marathon. La prova di Acquapendente, valida come seconda tappa dell’Umbria Marathon MTB 2011, ha confermato ancora una volta l’eccelsa qualità ed il grande valore di questo circuito, sempre più autentico punto di riferimento per il settore mountain bike nel Centro Italia. Un’affermazione importante anche per il circuito Sentieri DiVini, interno all’Umbria Marathon, che comprende, oltre alle gare di Orvieto ed Acquapendente, anche il Trofeo AVIS Baschi in programma il prossimo 20 marzo nella cittadina orvietana.


IL PERCORSO

Percorso lungo: 40 Km (1150 mt di dislivello)

Davvero molto suggestivo il tracciato proposto dal Team Eurobici Orvieto-Acquapendente, con diverse novità rispetto alle passate edizioni. Il percorso, immerso nella meravigliosa Riserva Naturale di Monte Rufeno, ha conservato anche quest’anno la tradizionale partenza in Piazza San Girolamo con avvio controllato dietro la moto di servizio (2 Km). Uno stradone pianeggiante lungo il fiume Paglia (4 Km) ha poi lanciato gli atleti verso la prima salita di giornata (Marzapalo). Dopo diversi single track piuttosto tecnici ed alcuni saliscendi, i bikers sono giunti al Fosso Acqua Chiara per affrontare poi la seconda salita importante (Sambucheto). Ancora uno strappo (1 km con il 15% di pendenza) e infine il tratto in sampietrini che ha riportato gli atleti nella Piazza di Acquapendente per l’arrivo davanti ad un folto pubblico entusiasta.

LA GARA

MERAVIGLIOSO risultato per il team Bikeland2003, che portando in griglia un solo atleta, rientrato da poco alle gare, ma caratterizzato da una sparata vincente che lo ha sempre contraddistinto, GIACOMO MANCINI piazza la stoccata vincente guadagnando la maglia di leader per la sua categoria Maser3. Giunge dodicesimo assoluto al traguardo e secondo di categoria dietro all'iridato Massimo Folcarelli.

La grande classica di primavera non ha deluso le aspettative. La prima salita importante a pochi chilometri dal via ha messo subito in evidenza la grande condizione di Nicola Dalto (Cicli Olympia), già trionfatore nel 2010, e di Mirco Balducci (Team Galluzzi Acqua & Sapone): il primo a fare il passo, il secondo subito a ruota. I problemi di Dalto dopo il guado e l’andatura impressionante di Balducci in discesa hanno però spianato la strada a quest’ultimo fino all’arrivo in solitaria.

Dunque, come in occasione della Orvieto Wine Marathon di due settimane fa, il primo gradino del podio nel percorso lungo va a Mirco Balducci (Team Galluzzi Acqua & Sapone), il secondo a Nicola Dalto (Cicli Olympia). Terzo classificato Giovanni Gatti (Il Biciclo Team New Limits). Protagonista sfortunato della gara un altro campione del mondo come Massimo Folcarelli, arrivato soltanto sesto. Per Mirko Balducci è un avvio di stagione a dir poco straordinario con 5 primi posti già collezionati, compreso quello nel Grand Prix d’Inverno tenutosi in Maremma domenica 27 febbraio.




martedì 1 marzo 2011

INTEGRATORI SPORTIVI: TUTTA LA VERITA'

Questo articolo verrà pubblicato sulla tredicesima mensilità di MTB MAGAZINE! Correte in edicola l'anno del mai, il mese del poi e il giorno del forse!




Carissimi e fedeli lettori, come ben saprete, la pratica della mountain bike richiede assidui allenamenti, molti esperti poi propongono tabelle di ogni tipo per incentivare il risultato, nei giornali ne troviamo di ogni tipo, per i novellini come pure per i più esperti. Spesso le settimane si alternano a periodi di carico e di scarico. Poi ogni settimana prevede un giorno di riposo, o preferibilmente massaggio. Gli atleti del drink team, gruppo ciclistico di indubbia fama che bazzica boschi e sentieri dell'Altotevere, ha grande stima di biomeccanici e praparatori in genere, ma c'è un solo medico che non esercita al centro Mapei, al quale loro preferiscono rivolgersi: il Dottor Moretti, contraddistingo dal baffo! Il baffo Moretti è molto pieno di sè e spesso marchia gli integratori salini con la propria effige, non si trovano in commercio al gusto agrumi o simili, bensì con denominazione "Chiara" o "Doppio Malto". La doppio malto dell'eminente Moretti somiglia più allo sciacquaticcio di piatti dopo che avete immerso la padella unta del grasso delle salsicce, però costa meno di quella del dottor Guinness quindi al soldo non si comanda.


Nei periodi di reintegro i nostri atleti, per incrementare la massa muscolare, si servono di prodotti tipici del territorio che difficilmente si riesce a sintetizzare in barrette. Trattasi di norcinerie varie come salsicce sott'olio, mortadella, salame e prosciutto. La conformazione di tali integratori ne rende arduo l'utilizzo durante il gesto agonistico: certo il salame potrebbe essere riposto nel portaborraccia, ma le salsicce sott'olio potrebbero creare inconvenienti fastidiosi nel caso il vaso non tenesse in maniera ermetica.

Il tutto poi andrebbe accompagnato dalla sempre verde pagnotta di pane toscano, altro elemento di difficile compostaggio. Ecco perchè i nostri campioni, preferiscono rimettere le rotte a fine allenamento, incorporando in un momento solo tutto il deficit accusato durante la fatica. La regola matematica, largamente utilizzata al pari del buon test Conconi è: Fetta di Salame x Kilometri percorsi, il tutto diviso niente, perchè vige la regola del Chi Prima Arriva Più Gode. Questo è lo stimolo allenante che predica la nostra filosofia. E bisogna dire che Faina e Forfecchia sono emblematici di tale dictat: verso fine giro danno delle sparate pazzesche che neanche Cancellara alla Roubaix.