martedì 30 marzo 2010

I SOLITI MASOCHISTI!




Conoscete nessuno che ad inizio anno sgancia un bel verdone per abbonarsi ad un'intera stagione di stenti, sudate immani, incazzature, levatacce...e compagnia cantante? Voi paghereste per farvi del male? Noi sì, alcuni ci chiamano deficenti, ma tra noi preferiamo definirci ciclisti, anzi, per essere più internazionali e sottolineando le molte differenze che ci distanziano dagli stradisti diremo "Bikers". E a Sangemini la confraternita dei masochisti si è riunita per l'ennesimo anno di Umbria Challenge. Ad inizio stagione i bikers spuntano come i funghi dopo qualche giorno di pioggia, ma alla solita partenza in pompa magna, segue immancabilmente un discreto sfoltimento che prenderà veramente corpo con la simpatica marathon di Gualdo. Molte anime andranno perse là. Beh, tra le rovine dell'anita carsulae noi volponi eravamo in 19, e come non menzionare il grande ritorno del Ceccovolante, alter-ego malvagio del buon Cecchetti, neofita dei freni a disco. Devo ancora sentire come gli è andata. Torna in campo pure l'uomo della pioggia, il nostro presidente, che quando lo bagni si scativisce come la bibliotecaria della mia vecchia scuola quando la prendevamo in giro per le vene varicose.
Mauro come al solito che fa la lista dei suoi malanni settimanali e poi corre come un drago: l'esser diventato nonno è stato uno shock molto grande, dobbiamo avere pazienza con lui. PEr non dire poi che il Don Chiscotte Umbro, al secolo Tasso, gli ha piazzato la telecamera in soggettiva sul manubrio. A fine gara mauro mi fa "Spero di aver fatto delle belle riprese, con ottime inquadrature!". E io "Ma che voi fa Kubric in bicicletta? Ah, poi lo sai che registra anche l'audio vero?!". E lui "Come? Accidenti, allora sentirà tutte le cavolate che ho detto alle giudici!". Penso che quest'anno gli extra nei dvd non mancheranno se come operatore mettono mauro. Il nostro capitano, zitto zitto, ha fatto una bellissima gara, il suo secondo posto ce la dice lunga: ora lo mettiamo a fare il nonno di professione con mauro se non la smette di prenderci in giro!

E io? Mmh, nota dolente, non per la prestazione, ma per il risultato. Partivo con un interrogativo, tanto tempo che non faccio una gara lunga e tosta. E la gamba risponde subito come dovrebbe. In salita zompetto come uno di quei caprioli che mio suocero abbatte la domenica per farcire gli agnolotti. E come un capriolo abbattuto, proprio mentre sto davanti, ma davanti sul serio, in uno di quei giorni che dici "Oggi sto da dio!", mi si affianca un tizio della Matè, parecchio al gancio e mi monta di sopra. Casco di lato e dò un ginocchiata tremenda. Mentre tento di inventare nuovi modi per imprecare con soddisfazione, tento di risalire in sella, ma la gamba lancia, e la caviglia peggio che mai. Resto lì demoralizzata come una cogliona, non trovo la forza di ripartire. Passano tre minuti di caos mentale. Le mie colleghe mi sorpassano e vorrei tanto essere al posto loro. Poi succede una cosa stupenda, che non dimenticherò mai. Arriva noemi. Sudata, affaticata, grintosa. Insomma, sempre lei. E mi urla di risalire, senza se e senza ma. "Risali, dai, vieni con me, continua per me, forza!". Cavolo, ha ragione, non mi sono mai ritirata e non sarebbe un buon inizio. Riparto e a testa bassa e di cattiveria risalgo gran parte del plotone che mi ha superato. Al traguardo prevale la soddisfazione su tutto, e quando arriva noemi, neppure il tempo di farla respirare: il bisogno di dirle grazie e più forte di tutto.
Dispiace poi che durante le classifiche mi capita di prendere quella che si dice "una bella cantonata". Essendo rimasta per diversi chilometri a ruota della seconda mi convinco della terza piazza. Fino a ieri sera, dopo essermi chiarita con la reale medaglia di bronzo.
Quindi è una medaglia di legno la mia, da condividere col genio che neppure s'è scusato per avermi abbattuta. Un suo compagno di squadra si è scusato al posto suo dicendo che era la prima gara e ancora non è tanto capace. Manco io son capace, per quello cerco sempre di stare sul mio e non disturbare, tranne a miranda l'11 aprile, dove come ogni anno finirò sul maledetto canalone centrale del primo single track: il mio peggior incubo!

giovedì 25 marzo 2010

COMPARSATA TELEVISIVA SERIA!

Qui sopra Vito Santamaria [responsabile, guida e istruttore di mtb presso il Blob Service di Arrone]


Per la felicità dei miei fan sappiate che verso la fine della prossima settimana avrete il piacere di godere dell’ennesima comparsata televisiva della sottoscritta. Questa volta l’onore o l’onere è toccato ai giornalisti del TG2, mica pizza e fichi! Si tratta della rubrica al termine del tg2 delle 18 chiamata SI’ VIAGGIARE. La troupe della Rai proprio ieri è venuta in Valnerina per documentare il bel momento che sta vivendo il movimento detto “Le ferrovie dimenticate”, sulla falsa riga delle varie gare legate al circuito “Vecchia Ferrovia”. Ormai da diversi anni Vito Santamaria del Blob Service di Arrone, promuove la mtb sulla vacchia tratta del treno Spoleto-Norcia. E vi assicuro che pedalare dove prima c’erano le rotaie, tra una galleria e l’altra, con al di sotto il fiume Nera che scorre limpido e pieno zeppo di carpe è un piacere per gli occhi e per il cuore. Alla bisogna m’ero già preparata col body tricolore con la scritta Bikeland che campeggia davanti sul petto (e che petto per me che son portatrice sana di capezzoli!). Come me, pure il figlio di Monarca schierava la pubblicità del negozio. MA il buon Vito che giustamente pensava al suo di tornaconto, ci ha vestiti di una simpatica mantellina gialla e anonima. Quando però si è avvicinata col microfono la giornalista, la mia mantellina è scomparsa in un secondo! Abbiate pietà per due cose: primo per l’accento castelano che proprio non si confonde e non si sopporta e seconda cosa per la risposta insensata ad una domanda Marzulliana della giornalista, che è due giorni che ci ripenso e ancora non l’ho capita! Ancora ci devono avvertire della messa in onda, vi terrò informati! Seguono eloquenti scatti della giornata sotto i riflettori di mamma rai!

Sulla Vecchia Ferrovia

Osservate attentamente, il cambio di quella vicini è in una posizione molto innaturale!


Come si dice a Castello, ecco una "Ciuffata" di future guide cicloturistiche...se credete che Cristo è morto dal freddo!

RIECCHIME!!!


Finalmente, dopo diverse settimane di assenza, torniamo a noi. In questi ultimi mesi molto del mio tempo l’ho investito in un’esperienza che in un primo tempo poteva apparire con un qualche sbocco lavorativo. Poi, cammin facendo ho compreso che l’unico scopo sarà quello di pagarci le vacanze estive! Dopo aver vinto un bando di concorso dell’unione europea per esperti guide cicloturisitiche (eravamo in 150 al concorso), assieme ad altri 14 colleghi, mi son sorbita tre mesi di corso di formazione a 60km da casa, che andata e ritorno hanno fatto la felicità dei benzinai. Già il primo giorno, dando un veloce sguardo ai colleghi ho compreso che per un futuro impiego loro non avrebbero rappresentato grande concorrenza. Di 15 persone a possedere una bici eravamo in tre, e uno la stava vendendo. Gli altri ce l’hanno ma ci vanno a prendere il pane, altri ancora ne leggono sui libri o sulla gazzetta. In breve vi descrivo il bestiario umano: un tennista amante della vita notturna, un giocatore di basket, un disoccupato 57enne, quattro ragazze molto mature sposate con medici e avvocati, una laureata in scienze politiche, un’architetto e alla fin fine, il verio genio del corso, il figlio di Monarca, quello che vende le bici…infiltrato. Avrei dovuto comprendere che le selezioni sabbero state balorde già quando al colloqui l’esaminatore mi domandò cosa fosse il cross country…cominciamo bene.

Poi i docenti sono stati il massimo: potrei dilungarmi molto sulle lezioni d’inglese impartite da una simpatica signora anglo-calabrese, che una mattina si era pure dimenticata come si scrivesse Tennis (aveva dimenticato una n). Oppure di un cuoco che ci parlava di turismo. Per fortuna ogni tanto capitava Franco Testi (il mago della battua e del doppio senso): negli annali il suo esordio con la coordinatrice del corso “Salve signora, lei deve sapere che io del ciclo me ne intendo!”. Ancora più raffinato lo scambio di battute con un mio collega: Franco gli lancia un gonfietto e poi gli domanda “Che cosa ho fatto?” e lui “M’ha tirato una pompa”. In effetti il blog sta scendendo in basso…non per colpa mia. A volte capitava, anche se sporadicamente, di affrontare l’argomento portante, la bici, meglio ancora poi quando ce lo illustrava Gargaglia che ha sfoderato le sue doti di meccanico. Gli uomini lo guardavano montare la bici, mentre noi ragazze gli guardavamo le spalle se mi concedete qualche eufemismo. Ogni volta che io e altri due o tre del corso proponevamo un giro in bici ci veniva risposto che “No, è pericoloso, se poi succede qualcosa la regione si arrabbia”. Non sia mai.

Tra le altre materie, la più utile per me è stata “Orientamento e cartografia”, che chi mi conosce sà bene quanto io difetti in tale ambito. Tranquilli, nulla è cambiato, dopo 15 ore di cartografia, domenica scorsa con Roberto, sbagliavo per l’ennesima volta la svolta a destra che da tre anni porta in cima al recinto dei cavalli…come è sempre stato! Oggi finalmente è terminata l’agonia di tre mesi,di quei 20 minuti passati in mezzo al traffico di ponte san giovanni la mattina alle 8, e abbiamo festeggiato con un lauto pranzo in quel di Torgiano, dove fanno un “Arvolto (in perugino Arvoltlo)”, che è la fine del mondo…per chi non lo sapesse trattasi del semplice gnocco fritto (in vista di Sangemini cibo veramente indicato). Un gran bel lato positivo è stato quello di poter smerciare a destra e a manca il materiale tecnico racimolato in anni di domeniche passate sul campo gara: ho dato via maglie arancio, guanti e pompe a iosa, e ci ho guadagnato un po’!

Questo corso, che avrebbe dovuto insegnarmi il fascino del turismo lento, del gustarsi con calma il paesaggio, in realtà mi ha solo fatto comprendere che in vista di qualche turista da accompagnare le ipotesi potrebbero essere due: o io e il turista ci perdiamo perché lui dà retta a me che di strade per carità di dio, o io cerco di staccarlo in salita e alla fine mi ci manda pure a quel paese. E con cio concludo rassicurandovi: se avete bisogno di una guida esperta in cicloturismo, nei prossimi tre mesi mi troverete a lavorare presso l’agriturismo I DUE MONDI, a San Lorenzo. Non a caso ho scelto una location accanto al casolare di Mauro Vigna, il quale, se dovessi perdermi, potrebbe offrirmi il suo supporto fisico e morale!

mercoledì 10 marzo 2010

MONDI POSSIBILI


E se un giorno vi recaste al Bikeland e dietro al bancone, a dispensar consigli manco fossero pistacchi, ci fosse la sottoscritta? Peggio di un libro di H. P. Lovecraft. Tranquilli, è solo una simulazione! Mentre il capitano va a bersi il caffè al bar io gli rubo tutto quello che sta dentro le immense tasche del mio cappotto!

MOTIVAZIONE ZERO!!!

Oggi tornando con le chiappe zuppe d'acqua mi son sinceramente domandata "Ma chi ce lo fa fare". Spero che quando torneranno 40°C , ammesso che tornino, possa rispondere a cotanto quesito. E intanto godetevi montone!

giovedì 4 marzo 2010

ORA MANCANO SOLO LE GAMBE



Finalmente è tornata a casa dopo una lunga degenza ospedaliera. Le hanno fatto il trapianto, il trapianto di telaio. Ormai non sarà più il confettino di un tempo, si è fatta molto più aggressiva, e un gran lato positivo è che con questi colori mi ci si abbina tutto!!!
Il Bikeland e specialmente Matteo, si sono dati davvero da fare. In tre settimane, pressando a più non posso l'azienda belga il nostro Donati mi ha rimesso in sella! Mauro nel frattempo gli stava col fiato sul collo, con me che ogni tanto gli facevo "Ehi Mauro, pensaci tu, mettimici una buona parola!". Detto fatto, Mauro ha lavorato meglio del Kgb.
E poi il fenomeno già sapeva ancor prima di me che il telaio era arrivato e lo stavano montando, e non mi diceva nulla. Solo oggi me lo ha svelato. E quando stamattina Matteo mi ha avvertito che la bici era pronta, e io inchiodata a Ponte San Giovanni ad un corso di informatica, ecco MAuro che mi manda gli mms dei particolari della bici. E io che gli dico "Almeno mandami una foto per intero stronzo!!!". Poi durante la pausa caffè non ho resistito quando ho visto la bici che esponevano al bar, come potete notare dalla foto. Il meglio cmq è venuto oggi pomeriggio quando la infilavo in auto e la coprivo tutta con gli stracci. La signora dell'edicola accanto mi guardava stupita e io le faccio "Le assicuro che vale più la bici della macchina, ma che vuol farci, quando uno non capisce...!".
E poco fa al bar della mitica e inpareggiabile donella de sorca, il cornetto dream team al completo, campari alla mano, ammirava la belva nelle sue nuove vesti!!!
Ora non ci sono scuse che tengano, l'abbonamento al challenge c'è, la bici c'è...ci vogliono solo le gambe!!!

NOTIZIA DELL'ULTIM ORA

FINALMENTE LA PICCOLINA E' STATA RIASSEMBLATA, E IL SUO SCHELETRO E' BELLO INTEGRO. OGGI POMERIGGIO LA RIVEDRO' DOPO TRE SETTIMANE DI LONTANANZA!!! E DOMENICA...FUOCO ALLE POLVERI!!!