sabato 25 luglio 2009

POST MOLTO RISCHIOSO


Speriamo non se la prendano, ma ieri Mauro, mentre le nostre signore portacolori del Bikeland parlavano tra loro, mi ha fatto notare una cosa. "Vedi, sono complementari, si incastrano!" E penso si riferisse ad un puro fatto fisico e non ad un retroscena psicologico, emotivo o comportamentale che sia. Puramente una questione di forme. E per l'ennesima volta possiamo affermare che il nostro segretario non fa parte della categoria Master 6 Over per un caso fortuito, bensì perchè lui va proprio oltre, la malizia di MAURO è proprio OVER.

mercoledì 22 luglio 2009

RALLY 2009 tra Postini dopati e adoratori di Bacco

DIEGO, confronta le classifiche con i dati del Garmin e afferma "Mi hanno rubato i secondi!" e io penso "Beato te, a me hanno rubato i minuti... anzi, più che rubarmeli me li hanno rifilati!"



E un altro rally se n’è andato e con lui la possibilità di salire sul gradino più alto del podio. Nulla da fare, dico solo che se questo rally a coppie si potesse correre singolarmente forse forse che… però io e la mia compagna ci abbiamo creduto fino alla fine. O meglio, fin quando non sono usciti i tempi che hanno confermato la disfatta. Che nel mio cuore è stata più straziante di quella di Caporetto, soprattutto quando subito si è avvicinata una delle avversarie, meglio conosciuta come Ernestina e ha iniziato a vantarsi in maniera molto poco celata della sua ottima prestazione. Sul fatto che lei vada come un treno non ci piove e non ci bufa, anche perché sono in molti a domandarsi se sotto il tanga nasconda il birillino, alla luce poi della circonferenza dei bicipiti e delle mani da carpentiere. Speravo che la sua collega, la tedescona avrebbe vacillato in discesa ma evidentemente la signora dal birillino timidino deve aver caricato Monika sulle spalle ed esser scesa giù a tutta. Mi consolo con la soddisfazione di aver fregato mio fratello e Alessandro di pochi secondi e di esser rimasta a ruota di Mauro e Giorgino per tutta la prima tappa. Ormai giorgino è diventato uno di quegli stradisti che prendono la mtb solo per andare ad asquistare il corriere, di quelli che l’mtb non è uno sport, di quelli che se non ti fai venire le piaghe da decubito sul soprasella dopo 6 ore di asfalto non sei contento.

Vedrete che in poco tempo il nostro Lupus Baffetticus tornerà presso l’antico branco.

Al di là del risultato la mia felicità si convoglia tutta in una direzione: quella d’aver affrontato le discese con meno incapacità del solito. Domenica parevo molto meno handicappata, e la cosa penso sia da attribuire all’aver perso una lente a contatto dopo la prima prova speciale. Così alla cieca ho osato di più e mi è andata bene. Momento memorabile quando durante la seconda tappa, nel discesone col fondo mosso, io e la mia collega scendevamo con impeto ardimentoso e un sacco di maschioni ai lati se la facevano a piedi: mai successa una cosa simile.

Ormai è il terzo rally che corro, ma certe cose non cambiano mai: come i ristori, che con tutta quella roba la voglia di ripartire è davvero poca, uno resterebbe là a dargli di crostata e gatorade. Altra cosa che non cambia mai sono i fratelli Zanelli che ogni anno li trovi a bordo percorso che litigano. E come sempre vince Mikailosky. Poi però ci sono altri fatti, che cambiano: per esempio quest’anno non abbiamo dovuto riportare l’auto di Carlo alla moglie visto che lui è riuscito a tornare da lei senza dover far tappa all’ospedale. E c’è il Posty che insieme a Michele Andreani, meglio conosciuto come il principe di Tezio’s Peack, ha fatto un capolavoro. Quinti assoluti!!! E’ chiaro che dopo lo scandalo Di Luca, fresco di giornata, entro domani le agenzie batteranno lo Scandalo Posty, titolando: Il Posty fa uso di Cera. Ma lui replicherà cha la usa solo per pettinarsi…

Argomento molto ostico e da trattare con i guanti è la questione dell’accoppiata sulla quale credevano in molti, ma che un matrimonio di troppo ha poi messo in discussione. Il matrimonio in questione è quello al quale il giorno prima della gara ha partecipato Sauro, compagno di Matteo. E non è che il problema sia stata l’ostia intinta nel vin santo durante la messa. Il vero problema è stato tutto quanto è accaduto durante la cena, dove Sauro pare abbia ricoperto il ruolo di Sommelier coscienzioso che ha voluto sentire con cura ogni bibita alcolica servita durante il pasto. Ne consegue che si finisce a letto tardi, si vomita la notte, si vomita la mattina e che ti fa i rigurgiti pure vedere la borraccia con dentro il polase che colora di rosso. Matteo e Sauro hanno corso insieme nonostante la scimmia che quest’ultimo portava sulle spalle e sono andati forte comunque. Pensate come sarebbero andati senza il coma etilico del giorno prima. L’anno prossimo Sauro va messo a nanna alle nove di sera con un brodino liscio liscio!

Complimenti all’organizzazione, soprattutto riguardo alle docce per le donne. Grazie a questa consolidata abitudine di non provvedere al servizio ogni volta mi viene data l’opportunità di: dover entrare negli spogliatoi nel vano tentativo di trovare quello dedicato a me e beccarmi un sacco di culi e pipini all’aria e in secondo luogo di dovermi lavare con la pompa dell’acqua ghiacciata all’aperto dove lavano le bici. Quando sono 30 gradi va bene. Quando è dicembre col ciclocross un po’ meno. Scommetto che l’Ernestina è entrata a far la doccia tra un culetto peloso e l'altro e neppure vi siete accorti voi maschietti.


Sauro intento a riempire la borraccia con alcune bibite tipiche del ciclista più esperto!

domenica 19 luglio 2009

METABOLIZZARE

Mentre cerco di mandar giù la sconfitta di stamane vi dedico l'ultimo scatto di mio fratello, e quindi l'ultimo sorriso poco prima di scoprire l'amara verità. Seconde pure quest'anno al Rally. Presto, a mente lucida, il resoconto della gara! Per chi non sapesse cos è il VERRO, informatevi!

martedì 14 luglio 2009

QUESTO DREAM TEAM NON S'HA DA FARE!!!


Da queste parti, e intendo a Little Corner, che per i meno internazionali trattasi della ridente frazione dove abito e meglio conosciuta come Cornetto, da ridere c’è ben poco e di cornetti ce ne servirebbero, ma non di quelli Algida che ci vende la Dony al bar, ma di quelli antisfiga.

Come i miei più accaniti lettori sapranno, negli ultimi mesi abbiamo racimolato diverse gambe nuove di pacca pronte a pedalare per i sentieri impervi dell’altotevere, giovani del luogo che dopo estenuanti giornate lavorative si vogliono talmente male tanto da unirsi a noi greppaioli e aggiungere fatica alla fatica. C’è il patron del ristorante più in di Pierantonio, c’è il fiero costruttore edile con l’abbronzatura sempre al top, c’è poi il campione che lavora col ceccovolante e già questa è un’impresa e c’è il mercante che periodicamente litiga in piazza con le vecchiette che tirano giù il prezzo.

Nel nostro squadrone abbiamo elementi di ogni sorta e in effetti un bel team dovremmo formarlo. Si vocifera poi che vari passaparola diano per certa questa futura fondazionee il cui nome già designato sia Cornetto Dream Team. Non credete a tutto quello che vi dicono: i nostri nuovi acquisti sono ancora in fase di rodaggio e sperimentazione. Prima si sono preoccupati di procurarsi i mezzi adatti: ed è stato il boom degli acquisti, con relative bugie alle mogli rispetto ai prezzi delle bici. Poi è venuto il momento topico della prova sul campo. Se è vero che farsi spillare i soldi da un negoziante sia più semplice che cucinare un panino, è vero anche che pedalare insieme a campioni del nostro calibro è ardua impresa. Il Cornetto Dream Team richiede prestazioni degne dei suoi capi fondatori, al secolo Roberto e Ceccovolante, ragion per cui, ogni allenamento è un banco di prova per i nuovi adepti. Bisogna ammettere che spesso, molto spesso i nostri neo-bikers cadono, ma si rialzano con ferocia sempre maggiore.

Ecco una compita lista degli infortuni in cui sono incappati in soli due mesi: escoreazioni, abrasioni, lividi, tagli, spalle lussate, gomiti fratturati, bronchiti, punti di sutura e sbattimenti di capoccia su massi appuntiti. Comprenderete il perché del sopra citato cornetto antisfiga. I punti di sutura sono stati la new entry nella lista di infortuni che il mai nato Dream Team possa vantare: proprio sabato un nostro atleta di punta ha preso a musate uno scoglio sopra montone e questa volta lo scoglio ha vinto. E il biker minaccia vendetta, tremenda vendetta. Appena toglierà i punti. Tremendo posso assicurarvi che è stato il rendersi conto che non avevamo nulla per tamponare lo squarcio sotto il mento. Lui preoccupato cercava rassicurazione non potendosi vedere e noi mentendo spudoratamente accennavamo ad un tagliettino da mettere a posto con un paio di strip. In realtà il pertugio gentilmente aperto dal sasso ha richiesto un bel po’ di filo chirurgico, ma la cosa più difficile è stata non ridere quando gli abbiamo legato la bandana come fanno sui cartoni animati quando hanno il mal di denti. Dato che resistere alle risa era impossibile, noi non ci siamo inflitti violenze inutili e ci siamo burlati il giusto del povero collega. Ma ovviamente solo per stemperare il momento drammatico. A tal proposito, ci ha dato una mano il compare Flavioschi, che col fare della crocerossina premurosa ha prontamente dichiarato: “Eh…però così ci freddiamo tutti!”, lamentandosi del prolungato stop nell’attesa che i soccorsi sopraggiungessero.

Pare proprio che il fato parli chiaro, questo Cornetto Dream Team non s’ha da fare. Ma come diceva il vecchio Serafino Biagioni, ciclista d’altri tempi, “anche le querce fanno i limoni” e le imprese sono possibili, poiché i nostri biker cadono spesso, ma si rialzano sempre e sempre più forti di prima. La nostra fortuna è che quello che non cade mai, il miracolato, il salvatore, possiede un furgone, col quale prontamente può venirci incontro e raccogliere vittime e superstiti. Grazie Faina, e intonando un famoso ritornello da messa domenicale “resta con noi, non ci lasciar, per le vie della Pitocca e del Passo del Lepre.”

domenica 5 luglio 2009

UN OMAGGIO AD UN AMICO


Tra gli amici e simpatizzanti di lunga data annoveriamo il mitico Fuso Sisto, e ancora faccio confusione nel capire quale sia il nome e quale il cognome. Dai tempi del Colli e Valli degli anni passati lui e mio fratello si lanciavano sfide su sfide. Ora che Roberto meglio conosciuto come Permaz è sempre indaffarato a metter su casa e alle gare lo vediamo di meno, le battaglie di un tempo ce le possiamo dimenticare. Però Fuso ci tiene tanto, vuole sapere Robi, cosa ne pensi del suo tatuaggio veramente aggressivo. Non è che tatuarsi il Pantadattilo sul polpaccio faccia andare più forte, però è sempre dell'ottimo materiale che alimenta le pagine di questo spazio multimediale.

FOTOGALLERY DA GIUNCANO

Fresca fresca di ritorno da Giuncano Scalo dopo l'ennesima prova dell'Umbria Challenge che per sintetizzare mi è andata da dio oggi, ho vinto, sazierò la vostra curiosità con fugaci scatti di giornata. Per la cronaca della gara dovete sperare che trovi tempo ed estro tra stanotte e domani.
--------------------------------------------------------------------------------------------

Ecco Mauro che come al solito lui una cosa normale non può farla: è andato a ritirare il suo premio saltellando su un piede solo!!!


Ho già ordinato una gigantografia di questa foto. La pasta sul piatto trema di paura: è un Tasso predatorio!


Non è che i giudici se la godano poi molto: prendono delle strapazzate indescrivibili, molte colpe non loro e oltre a tutto ciò devono pure mangiarsi gli avanzi freddi di quello che noi termiti sanguinarie spazzoliamo dal piatto dopo ogni gara. Per fortuna oggi c'era la pasta fredda e il melone, e nulla rischiava di freddarsi. Forse di scaldarsi visto che erano trentadue gradi.


Lui e lei rischiano molto quando Mauro è nelle vicinanze!


E' andato come un treno nonostante il fegato ingrossato. Certo se la smettesse di fare i festini il sabato sera forse sarebbe meglio!


Un prosciutto sarebbe stato troppo convenzionale!



Eh vabbè che è strano, ma non c'è bisogno di fare tanto gli sbalorditi davanti alle classifiche quando vedete che per una volta sono davanti!!!