martedì 30 giugno 2009

LODE ALL'ALTISSIMO FABIONE

Quando ancora molti di voi muovevano le prime pedalate con i propri tricicli c'era un bambino dalle lunghe leve che già si faceva strada tra i grandi nomi del ciclismo... e di grandezza lui ne sa qualcosa. ECCO FABIONE AGLI ALBORI. CLICCA SULL'ARTICOLO PER VISUALIZZARLO

UNIRE L'UTILE AL DILETTEVOLE


Domenica si correrà a Giuncano per l'ennesima prova dell'Umbria Challenge. Dopo la corsa, un pò di riposo ci vuole e così abbiamo organizzato per il secondo anno consecutivo il pomeriggio dedicato al RAFTING. Lo scorso anno ci siamo divertiti che per dirla in castelano stretto "MANCO VE L'ARCONTO"! Se ve lo siete perso questa è l'occasione ghiotta per non passare da cojoni un'altra volta. E' divertente, non è pericoloso, c'è l'acqua, la natura, del sanissimo movimento, Mauro che cerca di fare il serio parlando di botanica e poi prende a pagaiate al Donati e io che quest'anno siedo sul gommone senza il coccige rotto... e sarò molto meno tesa. Qui di seguito il programma. Anche se non venite alla gara a noi non ce ne può fregar di meno, l'importante è che impiegate due braccia per prendere a badilate l'acqua.
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PROGRAMMA:

Domenica 5/7/2009

PROGRAMMA DELLA GIORNATA

1 – Parte Gara

Umbria Challenge MTB a Giuncano (TR)

Partenza ore 7,00 da negozio.

2 – Parte della giornata

1 - Trasferimento da Giuncano a Biselli Ore 1. La partenza è prevista dopo le premiazioni circa le ore 14 e pertanto arrivo a Biselli per le ore 15, - 15, 30, in tempo per i preparativi ( per chi parte direttamente da Città di Castello trasferimento ore 1,38 seguendo itinerario Foligno, Spoleto, galleria direzione Norcia; regolarsi min modo da arrivare attorno alle 15,30).

2 - La discesa sul fiume viene organizzata dalla Associazione sportiva GAIA (per info andare sul sito http://www.asgaia.it - Recapiti / Contatti Telefono: 338.767.8308 / 348.735.6565 Posta elettronica: info@asgaia.it))

3 - Cosa portare: Asciugamani, costume da bagno, calze di ricambio e maglia intima di ricambio (per questi ultimi sono perfetti bene quelli che usiamo per la bicicletta). Tutto il resto della dotazione, ossia muta, scarpe, eccetera viene fornita in loco dalla struttura GAIA.

4 - Inizio discesa sul Fiume Corno alle ore 16,00, durata ore 2.

5 - COSTO

Tratto lungo (2 ore di discesa) Adulti: 33 € Minori (età inferiore a 12 anni): 22 €

Tratto breve (circa 1 ora di discesa) Adulti: 22 € Minori (età inferiore a 12 anni): 17 €

Stiamo trattando per avere uno sconto per la squadra ma dipende dal numero delle adesioni e pertanto lo sapremo solo ad iscrizioni ultimate. La quota va versata al momento sul posto.

5 - Rientro a Biselli ore 18,30 circa, ci si cambia e siamo pronti per ripartire alle 19,00.

6 - Cena in trattoria a pochi km

7 - rientro


lunedì 29 giugno 2009

VIGNA'S LIST... un uomo e la sua lista

Per l'intera giornata di ieri, durante la gita al mare, il nostro segretario ufficiale brandiva una lista segreta, alla quale faceva riferimento continuamente e dalla quale non si staccava mai. Peccato non aver potuto scattare per ovvi motivi qualche foto mentre pronunciava elenchi su elenchi pedalando verso il Furlo.


IN BICI AL MARE GIUGNO 2009

Circa trenta atleti al via: partenza da Città di Castello, destinazione Torrette. Pranzo di pesce presso gli amici dell'hotel Eko. Bellissima giornata di ciclismo, 100 km in ottima compagnia pedalando attraverso un paesaggio mozzafiato.

lunedì 22 giugno 2009

GALLERIA FOTOGRAFICA LAMA 2009

No comment!
Scherzo ambiguo ai danni del nostro Maurone: pare gli avessero pure impiccato la bicicletta!


Fosse per me invece che vestirlo lo farei spogliare!!! Ma son cose da donne!

Se i fotografi fotografano noi, chi fotografa i fotografi???

Per la felicità di Fabione ecco Grilli che per l'ennesimo anno veste la maglia di campione!!!

Questi due fanno a chi le spara più grosse. E' una lotta all'ultimo sangue!!!


Campioni 2009

domenica 21 giugno 2009

MA ALLORA E' UMANA PURE LEI!!! GRANDE GIORNATA A LAMA


Io ve lo scrivo qui perchè mi fa piacere tenervi informati, ma non esistono parole al mondo su nessun vocabolario immaginabile che possano spiegare l'inesprimibile. Oggi a Lama sono successe tre cose, ma non cose così, non delle cosette, son capitate tre COSONE, di quelle che potrebbero cambiare la rotazione della terra sul proprio asse, al pari della pace nel mondo. Tre cose che posso dire: IO C'ERO. La prima è proprio grossa, semplicemente ed egoisticamente perchè parla di me. E visto che qui è roba mia e me la gestico io è ovvio che tutto ciò che mi riguarda passa in primo piano rispetto al resto. Ieri sera mentre cenavo, mentre poi preparavo la borsa, mentre mettevo in fila le mie droghe nel vano anti-narcotici, mentre facevo la cernita dei migliori chiodi da seminare per il percorso pensavo: "speriamo che nessuna donna troppo cattiva venga a farmi fare brutta figura in casa". Perchè è ovvio che vincere a Lama è una soddisfazione che vale tanto. Detto fatto. Neanche parcheggio la macchina stamattina che vedo uscire dal tendone delle iscrizioni la rivale che da più di tre anni a questa parte non son mai riuscita a battere. Ma neppure ad avvicinarmi minimamente al pensiero di riuscirci. La tedescona che tutti conoscono: Monika Vosse...già la K nel nome la dice lunga. Per un attimo ho pensato di metterla sotto, poi a mente lucida mi son detta "Questa è peggio del T1000 di terminator, si rigenera da sola e diventa più trista di prima". Il sorriso con cui mi ero alzata di buon mattino stava tramutandosi nella semplice espressione di chi se n'è già fatto una ragione. Alla partenza: si va. Lei davanti, io a ruota. La vedo affannata, io sto bene. Il tifo di casa aiuta. La sassaia poi riupulita dal mio angelico Caramella ancor di più. E' proprio lì che calo il mio asse e vado. Lei non risponde. Mi attacco alla ruota di Roberto. Poi in discesa lui va col fidato nemico Fabione: ormai i due gladiatori si sfottono per professione. Il primo giro passa in un lampo: grazie soprattutto al fantastico sorriso del Cipo, all'incitamento di Marchino il geologo nel cui volto leggevo un pò di invidia visto che ora è lontano dalle gare. Sempre originale il tifo del Baffetticus: alle mie spalle c'era Nottolic che non era in giornata e subito Giorgino gli fa "Eh...furbo tu, preferisci goderti il panorama da dietro!". Mi rassicurava vedere in fondo al pietraio in discesa la sagoma dell'uomo più freddoloso del mondo, Gabriele, unico istruttore al mondo di spinning che accende i termoconvettori pure a maggio! Lui che pedala dentro una palestra e mi dice di lasciar andare la bici. Però gli ho dato retta oggi. Accenderò un cero per il Chiasserini: grazie Ale ad avermi indicato la svolta giusta, dopo solo quattro anni che percorro questo tracciato e ancora non mi è entrato nel cervello.
Mi è mancato un pò l'urlo prepotente capace di attraversare tutta la collina che negli anni scorsi riusciva a schierare il Posty, ma lo perdono. Oggi correva con noi, e come correva!!! E' salito sul podio!!! E la moglie gli è corsa incontro come fanno le consorti dei grandi campioni. Poi durante la premiazione c'era Mauro che ha riservato la spalla più grossa per me, che per riportarla in casa ho dovuto trascinarla e mi son pure sporcata le nike nuove. Ma ne è valsa la pena. Ho finalmente fatto fuori la crucca!!! E sotto la doccia vedendomi abbronzata mi ha domandato "Sei già stata al mare?" e io ho risposto in maniera per nulla sibillina "No, vado in bici".
Dopo questo immenso sprolocuio sgrammaticato e mi scuserete ma sono stanchina, veniamo alla seconda COSONA accaduta oggi: non mi dilungherò troppo, ma voglio sottolineare il piacere e l'onore concessomi stamane nel poter vestire Mauro Vigna della maglia di campione regionale 2009. Ne è passato di tempo dalla prima volta che lo incontrai e mi disse di andare a casa sua per provare la taglia del completo della squadra. Pensai "Che marpione!". Le prime impressioni non sempre sono errate, poichè Mauro è un marpione, ma d'alta classe, di quelli che lo fanno con poesie e mestiere. Ma oltre a questo è pure l'anima del nostro team e non serve una maglia tricolore a decretarne la superiorità. Mi perdonerete questa filosofica digressione, ma visto che le parole non costano niente, vale la pena spenderle per chi ci fa divertire organizzando ogni manifestazione con una professionalità estrema.
Terza ed ultima COSONA: era nell'aria, me lo sentivo che prima o poi sarebbe successo, ma oggi non ci pensavo. Eppure dovevo immaginarlo che uno come lui avrebbe fatto un rientro in grande stile nei luoghi che lo hanno reso celebre. E' ufficiale: il CECCOVOLANTE è tornate a librarsi in volo, a scodinzolare in discesa con la gomma posteriore come solo lui sà fare, capace di inventare melodie con la mescola che aggredisce il terreno. Poichè Falvio è un vero cultore delle ruotegrasse: uno che la bici la capisce. Comprende il senso della fatica: per molti mesi addietro ha arrancato aspettando allenamento dopo allenamento di tornare competitivo. Sa quanto è importante la sfida: chi si unisce alle nostre pedalate può godere le stupende bagarre che incendiano l'animo del nostro collega mentre battaglia con l'avvocato. Ed infine l'aspetto gastronomico della bici: poichè dopo ogni bella faticata è giusto ripagare il fisico nella maniera più consona. Non a caso oggi ho dovuto ritirarlo io il tesserino di Flavio poichè lo aspettavano ad un pranzo...oppure era lui che aspettava il pranzo...! Chissà?! Fate come vi pare, ma ha fregato sia Roberto che Fabione e se non gli dicevamo che era finita faceva pure un altro giro!
Ne volete ancora? No, per oggi basta.

venerdì 12 giugno 2009

DIGRESSIONE FILOSOFICA SULLA REALTA' VISTA AD ALTEZZA SELLA

Non vogliatemene, ma in questi giorni furibondi, durante i quali ho temuto di dover parcheggiare in garage la bici per un pò di tempo, c'ho pensato e ripensato a cosa vuol dire pedalare. Poi per fortuna, son riuscita a scendere a patti con la mia ciclopica visione della strada e con molta più cautela ho trovato il modo di pedalare comunque. Resta il fatto che solo quando un bene più che necessario ti viene negato inizi a pensare alla sua reale importanza. E' che in bicicletta le cose assumono un aspetto totalmente diverso. Spesso l'uomo attraversa il presente con gli occhi bendati. Mi dispiace per tutti quelli che non hanno idea di cosa si perdono, che non capiscono che tutto quello che vedono dal finestrino di un auto non è che una dose in più di televisione. Osservi passivamente il paesaggio che ti scorre accanto come dentro una cornice. In sella non esiste cornice, non c'è limite. Hai un contatto completo con ogni cosa. Sei dentro la scena e non più mero spettatore. E' favoloso sentire la terra, o l'asfalto che sibila a pochi centrimetri dai tuoi piedi e puoi toccarlo quando vuoi: un'esperienza che non si allontana mai dalla coscienza immediata. Quando si pedala si scopre un mondo oscuro ai più poichè si preferiscono strade secondarie, a volte sconosciute per evitare il caos, per il piacere della sorpresa. E la preoccupazione principale è di come passiamo il tempo e non di quanto ne impieghiamo per arrivare. La qualità dell'esperienza. Strade e sentieri dove non ti mandano a quel paese (a volte capita), ma dove i bambini ti fanno ciao con la mano, la gente guarda dalla veranda per vedere chi arriva e le signore anziane ti redarguiscono su quanta salita ancora ti toccherà pedalare. Qualche straniero ti ferma e ti chiede di quella o quell'altra sagra paesana e tu non ne sai niente perchè perfino tu sei straniero in un luogo di passaggio. Se poi sei tu stesso a fermarti per chiedere informazioni la risposta tende sempre ad essere più lunga del dovuto e tutti ti domandano da dove vieni. A volte qualcuno ti offre un bicchierino di vin santo, qualcuno ti riempie la borraccia con la gomma con cui sta innaffiando il proprio orto. In questi luoghi dove è ancora possibile rubare qualche ciliegia sono diversi i ritmi di vita e la personalità della gente, gente che non sta andando da nessuna parte e non è troppo indaffarata per essere cortese. Durante i fine settimana, in tv, vedremo file e file di auto, e dentro facce accigliatee bambini che piangono sui sedili posteriori. Sapessero cosa si perdono! Poi però, ogni tanto pure noi torniamo a farci prendere dalla fretta, ma giusto per un paio d'ore, ogni maledetta domenica, quando l'adrenalina della gara ci riporta alla mente la mera condizione umana: il folle desiderio di imporre la propria individualità rispetto alla massa.

SITUAZIONE OCULARE: DIAMOCI UN'OCCHIATA


Sono più dilatata di una donna in preda alle doglie e pronta al parto. La pupilla del mio occhio sinistro è più grossa di uno smarties. Ulteriore controllo stamattina al reparto di Castello, che col magico foglio del pronto soccorso mi permette di passare avanti nelle liste d'attesa ad un sacco di cataratte e folla varia con appuntamenti fissati da mesi. Oggi pure il primario ha avuto l'onore di guardarmi dritto nell'occhio e probabilmente, notando l'intensa abbronzatura e il bracciale LiveStrong ha compreso la mia indole ciclistica e in un attimo mi ha appioppato un farmaco dopante a base di steroidi. Un bel collirio al cortisone: nel bugiardino c'è un 'avvertenza speciale, può portare a positività nei controlli anti-doping. Speriamo che domenica a Schifanoia non ci prendano le urine, altrimenti scopriranno la mia più grande onta: essere drogata e nonostante ciò continuare ad esser scarsa! Per ora a sinistra non ci vedo niente quindi se mi incontrate non pensiate che vi faccio l'occhiolino e cerco di portarvi a letto, è solo un mero tentativo di mettere a fuoco il mondo esterno.

giovedì 11 giugno 2009

COME UNA MANATA DE ONTO!!!


Siamo alle solite. Ormai sono certa che per il prossimo carnevale mi vestirò da pirata visto che come porto la benda sugli occhi io non la porta nessuno. Le mie graziose lesioni corneali si riaprono a ritmo semestrale, ed è un piacere averne una a destra e una a sinistra, così non c'è un occhio buono, ma due fraidi. Ho fatto capodanno con l'occhio destro rattoppato, così mentre giocavo a bestia il mio avversario a lato mi guardava le carte e io manco me ne rendevo conto, avendo il campo visivo decisamente limitato. Ho capito che qualcosa non andava dopo aver perso una ventina d'euro.
Questa volta vado alla grande con l'occhio sinistro, son due notti che passo in bianco, che non posso andare in bici e che mi pare m'abbiano infilato dentro alle orbite l'occhio della misura sbagliata: come se uno porta il 40 e cerca di infilare un 35 di scarpa. Per il resto tutto ok.
Stamattina, non volendo, una signora di indubbia residenza morrigiana (abitante di Morra, località nota per il suo caratteristico dialetto), ha così sintetizzato la sintomatologia del mio disturbo: "E' come 'na manata de onto!". In effetti uno strano alone mi impedisce la visuale. Butta là che stamattina non ci vedevo per niente, adesso con circa quattro colliri diversi e una miriade di gocce manco fosse una tortura cinese, qualcosa ci azzecco.
Il meglio del meglio lo ha schierato mia madre mentre si attendeva l'ascensore:
una signora che aspettava con noi l'ascensore si lamentava di essersi svegliata la mattina con la vista totalmente assente. Io e mia madre annuivamo, poi l'ascensore è arrivato e mia madre gentilmente a questa signora: "Noi andiamo in oculistica. Lei?"
Fiera di avere dei lettori altamente illuminati nemmeno sto a puntualizzare che uno che non ci vede si dirige al reparto oculistica e non in nefrologia. E ad onor del vero poi la suddetta signora è stata ricoverata e non ci crederete mai ma in OCULISTICA!!!
Sarà dura oggi pomeriggio scappare di soppiato per andare a fare un giro in bici, sarà ancora più dura non farmi mettere sotto da qualche auto. Al massimo ci vediamo domani in ortopedia!

giovedì 4 giugno 2009

ACCOPPIAMENTO



CERCASI URGENTEMENTE COMPAGNA O COMPAGNO PER ACCOPPIAMENTO!!!
NULLA DI SESSUALE... TRATTASI DEL RALLY ALPE DELLA LUNA
!

Per info sulla gara cliccate qui


La mia mail è ladyoscar1984@gmail.com

lunedì 1 giugno 2009

REGALO DI COMPLEANNO ANTICIPATO AUTOPRODOTTO

Attacco di shopping convulso con scusante annessa: tanto fra poco compio gli anni mi faccio un bel regalo sul quale sono mesi che faccio sfrenate fantasie, ovviamente poco erotiche visto l'argomento. Le sidi Dragon color perla. Un vero peccato che il tempo di questi giorni mi costringa a tenerle al massimo in mano, visto che ai piedi conviene tenere le pinne!