lunedì 27 maggio 2013

Primavera, Estate, Autunno, Inverno e ancora Primavera






Una donna non dovrebbe mai e poi mai avvicinarsi all'attività fuoristrada. Tale disciplina, se presa con una certa serietà e non con la stessa dedizione di coloro che vanno a correre solo a Natale e Capodanno per smaltire i cenoni, porterà ad una totale metamorfosi dell'atleta in rosa. Si troverà, causa forza maggiore, a dover riporre la propria femminilità in un luogo sicuro, lontano da boschi e carrarecce. In principio sarà solo un po’ di polvere a procurare qualche cruccio, ma col trascorrere dei chilometri, prendendo confidenza con la disciplina e soprattutto attraversando le varie stagioni dell’anno, si comprenderà che le ruote grasse non son roba per signorine schizzinose.

La primavera è bellissima, la terra riprende vita: chi è allergico ai pollini lo senti imprecare in aramaico antico. Se non si è allergici si impreca comunque poiché questi simpatici scampi di fioritura si appiccicano al sudore ed entrano negli occhi tanto che si parte essere umano e si torna con le sembianze di un pulcino spelacchiato. Per non parlare dell’estate: caldo, sole, cielo limpido. Sarà divertentissimo scendere a patti col fascino dell’abbronzatura pezzata, coi tafani in agosto che ti tamponano poiché essi raggiungono i 20km/h mentre noi in una salita al 25% con 35° è di grazia se raggiungiamo con la mano la borraccia per non morire sul colpo. L’autunno è il momento magico per una lady biker. Il corpo trasuda lievemente e il rimmel non cola, si può sfoggiare finalmente una gamba bronzea e ormai scampata dagli agguati dell’insetto sopra citato. E’ pur vero che un nuovo animaletto giunge a farci compagnia: direttamente dalla famiglia degli eterotteri ecco la cimice. Innumerevoli volte la porterete a spasso per sentieri senza accorgervene, a volte pure dentro il garage di casa al ritorno e se a voi farà schifo, scomodate un filo di empatia e provate ad immaginare quanti colpi potrà mandarvi lei che di sicuro alla sua di casa non ci tornerà più. Ma tutto ciò è niente rispetto a quello che state per affrontare ragazze: l’incubo di ogni amante dell’off road, uomo o donna che sia, l’orco malvagio che popola le nostre colline negli ultimi mesi dell’anno. Una specie mai a rischio di estinzione eppure considerata categoria protetta. Quando vi si parerà davanti comprenderete con lucidità che ogni inconveniente è relativamente sopportabile rispetto a questo. Il cacciatore. Sarà facile riconoscerlo. Pare che per vestirsi abbia scortecciato un albero e ci abbia cucito sopra un numero infinito di tasche. Viaggia da solo o in branchi. Il solitario, fino ad un certo step anagrafico è innocuo. Ma se viaggia in branco è micidiale. Vi troverete dinnanzi alla cosiddetta “battuta”, la cui peculiarità non è quella di far ridere, bensì di far due cose: impadronirsi dell’intera collina costringendovi alla ritirata e abbattere un cinghiale. Il primo obiettivo solitamente lo centra in pieno grazie ad un’arma al seguito che intimorisce. Per quanto concerne il secondo dovremmo aprire un dibattito.

Ed ecco piombare l’inverno: mistico nel suo regalarci degli scorci di valli addormentate, di natura lontana ancora dal divenire. Corroborante la sensazione di mille coltelli che trafiggono mani e piedi congelati il cui tentativo di riscaldare potrà scomodare gli stratagemmi più impensabili che vanno dall’incartare col domopak le estremità fino all’imbustarle con gli stessi sacchetti di plastica che le nonne riempiono di cappelletti e stipano in congelatore per Natale. Metodi molto poco ortodossi il cui risultato sarà quello di avere la suggestione di numerose anguille che sguazzando dentro le scarpe. Ma si sa: l’altra metà del cielo è famosa per essere portatrice sana di mani, piedi e chiappe gelate. Oltre a stringere i denti ed indossare tutto ciò che si possiede non si può fare: scoprirete care colleghe che sarà più il tempo impiegato nel prepararvi ad uscire, che quello dell’uscita stessa. Per ovviare alle dolorose problematiche invernali qualche malintenzionato tenterà di farvi imboccare la cattiva strada dello spinning. Non cedete alla tentazione, nessuna palestra di questo mondo potrà donarvi il meraviglioso e tangibile stupore del mutare del tempo percepito attraverso ognuno dei vostri cinque sensi. E la pena momentanea è un prezzo più che onesto per il valore che vi viene reso in cambio. Percepire sulla propria pelle un mondo in continuo divenire ci dà la misura di quanto sia viva e vitale la realtà che ci accerchia. Una strana confusione finirà per pervaderci, simile a quella che sperimentiamo quando siamo tra sonno e veglia e ci par di cadere. Dicono che quella paura ricorrente di cadere sia un retaggio antico appartenente alla memoria ancestrale che i nostri antenati arboricoli avevano di cadere dalle grandi altezze. E gli uomini provengono da quelli che riuscirono ad afferrarsi ad un ramo prima di schiantarsi a terra, gli altri discesero, questo sì, ma non lasciarono discendenza. Noi, invece che ad un ramo ci afferriamo ad una bicicletta che ci restituisce l'immagine nitida di quello che siamo quando veniamo denudati della nostra modernità e il riflesso che scrutiamo a volte ci appaga e altre ci spaventa. Un giorno ci sentiamo forti e il giorno dopo vorremmo molto di più. E' umano sentirsi smarriti, ma il ciclista è essere sovrumano e di questa dimensione di solitudine si nutre perchè conosce se stesso meglio di chiunque altro e può fare affidamento solamente sulla macchina perfetta che lo porta: il suo corpo e il proprio spirito, che trascende da ogni discriminante di genere. Che siamo uomini o donne alla fine è decisamente relativo.

mercoledì 21 novembre 2012

Rassegna stampa

 Il mio articolo per la nuova rivista nata dalla passione dei ciclisti dell'altotevere


L'altra metà del cielo...a due ruote
di Romina Perugini

Capita un giorno, di punto in bianco, che decidi di fare una cosa e la fai! Le donne sono così: vogliono cucinare un dolce proprio di domenica pomeriggio e non hanno niente in casa? Sono capaci di farsi 50km a costo di trovare un supermercato aperto. Per poi tornare poggiare la spesa in cucina e pensare che "...oggi mi va il salato...". Le donne sono tipe decise: se si impongono di fare la dieta, non fanno una cosa normale come gli esseri umani, no, tolgono tutto, pane, pasta, carne, aria... Se optano per la palestra faranno certamente un abbonamento per tre anni con addebito su conto corrente. 
Le donne sono fatte così, quando si mettono in testa qualcosa non le smuovi e se una donna si innamora della bici sono volatili per diabetici!
In realtà, come tutte le passioni folli, che colpiscono senza preavviso e con una forza disarmante, andare in bicicletta è una questione scevra da distinzioni genetiche. Voglia e desiderio rapiscono indistintamente. Ma la lingua dell'amore beh...ognuno ha la propria. E la donna in bici come nella vita, mostrerà in tutto e per tutto che l'unica cosa che può avere in comune col maschio di Homo Sapiens è semplicemente una costola adamitica.
In questo ambito sarà bene distinguere la biker dalla stradista, puntando i riflettori sulla prima, in quanto la seconda specialista delle due ruote solitamente si approccia fin da piccola alla disciplina caratterizzata da poche delle peculiarità che al contrario contraddistinguono la mountain bike (mtb).
Eccoci giunti al punto: una biker va in mtb. Solitamente lo fa perchè è stato un uomo a portarcela la prima volta. Sarà difficilissimo trovare una donna che incoraggi una sua simile nel seguire il proprio esempio, per un semplice motivo: questioni di territorialità. Nell'ambiente a due ruote si respira un'aria molto maschile, ma mai maschilista fortunatamente, ove la femmina di ciclista viene lodata sia per la tenacia che per come rende bene la calzamaglia attillata sul posteriore. Ella fingerà di sentirsi in imbarazzo nell'ascoltare particolari apprezzamenti, in realtà potrete vederla levitare in aria come David Copperfield sopra il Grand Canyon. 
Nei primi approcci, dolci colleghe dalle gambe relativamente pelose, potremmo incappare in momenti dove un linguaggio estremamente tecnico rischierà di fuorviarci: se ad esempio ci verrà consigliato di portare in avanti la prostata sarà utile analizzare la situazione. Appurato che qualcuno non ci abbia rapito nel sonno e portato in una clinica specializzata in Brasile, sarà opportuno considerare che la prostata non è propedeutica alla mtb, ma che in salita, nei tratti più ostici, spostare il bacino in avanti potrebbe far la differenza.
Ad ogni buon conto, per una prostata in meno, avremo un problema in più: l'abbronzatura. Non ci si pensa fin quando non ci si battono i denti. Al momento di indossare il bikini in spiaggia vi troverete, carissime colleghe, come se qualcuno vi avesse trapiantato braccia e gambe di un'africana, come un muratore in cannottiera permanente. Nessun lettino solare o doccia ad ultravioletti ovvierà il problema, neanche se fate brillare una bomba H in camera sarete in grado di pareggiare il segno della vostra passione. Unica soluzione sarebbe smettere: ma voi non siete il tipo e proprio a tal proposito, quando la voglia aumenta e la passione monta, il portafogli cala. Presto l'esemplare maschio di ciclista vi istigherà all'upgrade del mezzo a due ruote. Vi parleranno di leggerezza, performance, meccanica, fisica, velocità. Tireranno in ballo mille termini incomprensibili, si riempiranno la bocca di sigle e acronimi dei più svariati. Non avrete orecchie per le loro suppliche: una sola sarà la caratteristica fondamentale che la vostra nuova bici dovrà possedere per rendere migliori le vostre pedalate: il colore! Passeranno gli anni, diverrete biker esperte, ma mai nessuno vi toglierà dalla testa che una bici esteticamente perfetta può solo far andare più forte! Tutto il resto passa in secondo piano. Va da sè che l'abbigliamento tecnico segue i medesimi crismi coi quali discriminate un mezzo dall'altro. Ricordarsi che il nero sfina e le righe orizzontali ingrossano. E che c'è un mondo di accessori colorati là fuori che vi aspetta: guanti, caschi, bandane, giacche, gilet, calze, short, top, collant, reggicalze...no beh, non esageriamo. E le scarpe! Ah le scarpe, il cancro delle donne. Per sceglierle potreste metterci dei mesi, ma è tempo ben speso. A livello ciclistico non cambia molto, ma mentre pedali le guardi, le ammiri, le adori. Sono il tuo contatto col mondo e le numerose abitanti che colonizzano i tuoi armadi. Se l'imbarazzo della scelta dei gadget non ti provoca alcun disagio, qualche piccolo cruccio potrebbe creartelo la meccanica mia cara faticatrice col rimmel. L'unica soluzione agli inconvenienti meccanici, e in mtb saranno moltissimi, è il seguente: fregatene altamente. Non ne capisci niente e se mai proverai a capirne qualcosa riuscirai solo a peggiorare la situazione. Se proprio devi azzardare, limitati alla sostituzione di una gomma, ma rammenta che rischierai di spezzarti un'unghia. Per il resto usa il medesimo sguardo che sfrutti con la municipale quando ti colgono con due ruote a cavallo del marciapiede e altre due dentro il passo carrabile dell'ambulanza. Se funziona con loro figurati con qualche biker cavaliere e sicuro della sua atavica capacità di aggiustatutto. Per quanto tale metodica sia collaudata è consigliabile avere con sè un telefonino e qualcuno a casa disposto al recupero superstiti. Per ora stai muovendo i primi passi in un universo nuovo, mistico e sconosciuto: per goderne dovrai prima trovare la tua dimensione al suo interno. La perfetta e catartica esplorazione di esso avverrà in un secondo momento comprendendo che la bici non è altro che un mezzo elementare, solo un tramite per dar vita ad un carnevale di curiosità e sensazioni.








venerdì 2 novembre 2012

II° Cross del Sagrantino - 4/11/2012



II° CROSS DEL SAGRANTINO

Non poteva che rinnovarsi il felice connubio tra sport e natura che lo scorso anno animò le vigne di Cannara. Gli irriducibili del ciclocross si sfideranno domenica 4 novembre per aggiudicarsi la 5^ tappa del campionato Umbro-Marchigiano. A far da sfondo al "II° Cross del Sagrantino", organizzato dal Gruppo Ciclistico Bevagna, saranno gli stupendi vigneti della Cantina Biologica Di Filippo, sponsor ufficiale della manifestazione, che ospitò con stile impeccabile atleti e accompagnatori anche durante l'edizione precedente.
Il percorso di gara si svilupperà prevalentemente all'interno e tutt'intorno alla tenuta Di Filippo, disegnando curve tortuose e proponendo ostacoli naturali e artificiali col duplice scopo di far divertire il pubblico e vender cara la pelle agli atleti. Al termine delle due manche di giornata, i migliori di categoria verrano premiati con i prodotti tipici della Cantina Biologica: novità assoluta il Vino Novello, entrato in produzione quest'anno per la prima volta. La possibilità di gustare i prodotti caratteristici non sarà negata a nessuno poichè prima dei saluti verranno offerti gnocchetti al sagrantino e salsicce. E l'immancabile matrimonio tra castagne e vino quale dolce nota finale.



La giornata di sport sarà una ricca proposta di eventi non solo per gli adulti, ma anche per i più piccoli, proponendo una gara alternativa su di un percorso pensato esclusivamente per i mini-crossisti. Un'occasione imperdibile per riunire la famiglia e mostrarle quel patrimonio tutto umbro che è l'arte di accarezzare la natura rubandone delicatamente dei frutti straordinari.

giovedì 4 ottobre 2012

Campionato umbro marchigiano REGOLAMENTO



4°CAMPIONATO
UMBRO-MARCHIGIANO CICLOCROSS 2012



REGOLAMENTO



Campo d’applicazione
Il presente regolamento si applica al fine di regolamentare la partecipazione al circuito in oggetto ed alla stesura finale delle classifiche

Calendario 2012

Prova
Domenica
Località
Telefono
Organizzazione
1^
Domenica 07/10
Acquaviva ( PU)
3371365144 Marcello
UDACE Pesaro
2^
Domenica 14/10
Città di Castello (PG)
3392132042 Mauro
Smirra bike
3^
Domenica 21/10
Cagli (PU)
0721781213 Enrico
Mastini AVIS
4^
Domenica 28/10
Pietralunga PG)
3383448916 Valcelli
Bazzucchi
5^
Domenica 04/11
Bevagna (PG)
3928574721 Laloni
GcBevagna
6^
Venerdì 16/11
Corridonia (notturna) MC
3488558939 Giustozzi
Udace Giustozzi
7^
Domenica 25/11
Corridonia (notturna) MC
3488558939 Giustozzi
ASD Sibillini
8^
Domenica 02/12
Ponte Felcino (PG)
3332805080 Bazzucchi
Bazzucchi

Categorie

CATEGORIE
ANNI
Fascia
CATEGORIE
ANNI
Fascia
DONNE A e B
DA 19 A 70
B
SENIOR
DA 33 A 39
A
PRIMAVERA
DA 13 A 14
B
VETERANI
DA 40 A 47
A
DEBUTTANTI
DA 15 A 18
A
GENTLEMEN
DA 48 A 55
B
CADETTI
DA 19 A 27
A
SUPERGENT. A
DA 56 A 62
B
JUNIOR
DA 28 A 32
A
SUPERGENT. B
DA 63 A 75
B

Nota Bene: L’età è calcolata in base all’anno solare , esempio un nato nel 1980, ha 32 anni e rientra nella categoria Junior

Sono ammessi tutti i clicloamatori di entrambi i sessi UDACE-ACSI,Fsac RSM, ed altri i Enti  di promozione sportiva in regola con il tesseramento per il corrente anno, con copertura assicurativa secondo le norme vigenti. Partecipano inoltre iscritti alla FCI (Federazione Ciclistica Italiana) le cui Categorie  G5-G6, Esordienti (1^ e 2^ anno), Allievi, Juniores verranno inseriti nelle categorie sopra descritte in base all’età. Le categorie Under 23 ed Elite (FCI) possono essere invitate dalle Società organizzatrici ma non partecipano né alla classifica finale né alla premiazione..

Minicross
E’ prevista un’attività promozionale di Minicross riservata ai più giovani dai 6 ai 12 anni che sarà effettuata nelle prove di Città di Castello (altre da definire). I giovani in età compresa tra i 10 e 12 anni  in assenza del minicross saranno ammessi alla categoria primavera

Bici Ammesse
Sono ammessi alle gare anche gli atleti che partecipano con Mountain Bike, ma possono concorrere alla sola classifica di giornata e non saranno considerati ai fini del circuito e pertanto delle premiazioni finali, individuali e di società.

Quota d’iscrizione
La quota è fissata in €10 e comprende il versamento di € 2,00 a partecipante ( ad eccezione della categorie fino ad anni 14)  al comitato UDACE di Pesaro il quale Si impegna ad essere presente a tutte le prove e stilare le classifiche singole e finali del presente circuito. La quota versata sarà ripartita in misura di € 1,5 per la premiazione finale ed € 0,50 per le spese di giuria.
E’ possibile effettuare l’ABBONAMENTO all’intero circuito versando la somma di € 60 al momento dell’iscrizione alla prima gara del 7/10/2012.

Prove valide.
Per rientrare nella classifica generale è indispensabile effettuare almeno 6 gare. Se al termine dell’ultima prova due o più concorrenti avranno totalizzato lo stesso punteggio, per redigere la classifica si procederà con il seguente metodo di valutazione :
a) Maggior numero di prove effettuate;
b) numero di vittorie ottenute;
c) miglior piazzamento nell’ultima prova disputata.

Durata delle prove:  Primavera 20’ più un giro; tutte le altre categorie (fascia A e B)  40’ più un giro

Partenze
Le partenze avvengono per fasce ( A e B, vedi tabella categorie). Nella prima gara parte per prima la fascia B  e dopo la A, nelle gare seguenti si alternano.

Punteggi
Il punteggio Individuale è conseguito secondo l’ordine di arrivo nella rispettiva categoria nella misura di :

Posizione
Punti
Posizione
Punti
Posizione
Punti
1^
30
6^
15
11^
5
2^
26
7^
13
12^
4
3^
22
8^
11
13^
3
4^
19
9^
9
14^
2
5^
17
10^
7
15^ ed oltre
1

Ad ogni partecipante (PARTENTE) verrà assegnato un Bonus di punti 10 a prova che verrà addizionato al punteggio conseguito in classifica. Il Bonus verrà conteggiato per tutte le prove effettuate, ancorché non portate a termine o scartate .

Classifiche e premiazioni

di giornata
Finale
Individuale
In base ai punteggi di cui sopra.
Addizionando i punteggi conseguiti dal concorrente in ciascuna prova
Di società
In base al numero dei partecipanti partenti
Sommando tutti i punti ottenuti dai primi propri tesserati in ciascuna prova e categoria
In particolare nella individuale saranno premiati i primi cinque di ogni categoria e la prima società. E’ facoltà dell’organizzazione ampliare il numero dei premiati.

Ai fini della classifica Finale sia Individuale che di società in caso di parità di punteggi si terrà conto in primo luogo del maggior numero di gare disputate, poi del numero di vittorie conseguite ed infine del punteggio conseguito nell’ultima gara.

La premiazione finale  dei primi tre di ciascuna categoria e delle prime tre società sarà effettuata in occasione dell’ultima prova a calendario. Primo classificato maglia e pacco alimentare (indipendentemente dall'Ente  o Federazione di appartenenza), secondo e terzo classificato pacco alimentare,

Per quanto non contemplato nella presente regolamentazione valgono le norme attuative Udace.


Le classifiche saranno pubblicate di volta in volta sul sito www.udacepesaro.it